La Psicologia Clinica, e soprattutto la Psicoanalisi di stampo Freudiano,  interpreta il comportamento sessuale e relazionale di un individuo “adulto”, come la risultante di tutta la serie di condizionamenti ed eventi,  che nella vita di quest’ultimo si sono manifestati e memorizzati, esprimendosi successivamente come schemi e modelli di approccio relazionale nei confronti degli Altri individui che occuperanno insieme a Lui, lo spazio esistenziale all’interno dei gruppi “sociali” che nel corso della sua Vita,  l’individuo incontrerà e ne farà parte.

I primi, con i quali inevitabilmente questo accade, sono i genitori, mamma e papà di quel bambino.

I secondi man mano che il bambino/a  cresce, e aumenta il  suo campo d’azione e relazione con il Mondo esterno al Nucleo Famigliare sono gli insegnanti, amici, futuro/a partner, colleghi di lavoro, superiori, ecc… ecc…

Quanto scritto sopra è valutato ed interpretato SPESSO,  dalla psicologia e dalla psicoanalisi di stampo Freudiano attraverso Il modello che lo stesso Freud ha definito “COMPLESSO EDIPICO” o “TRIADE EDIPICA“, e questo come si sa, è stato interpretato con profondità e genialità da Freud, che ha abilmente descritto e trasmesso al pubblico prendendo spunto dalla mitologia Greca,  dal Mito di Edipo e di Giocasta per l’appunto.

Il modello del “padre” della psicoanalisi lo trovo molto affascinante e utile nella comprensione delle relazioni di coppia e sociali in genere, ma privo di un aspetto fondamentale e da sempre timone dell’esistenza dell’essere umano, l’aspetto Bio-logico.

L’aspetto Bio-logico, è l’elemento con il quale poter unificare ed integrare la simbologia psichica, in questo caso quella contenuta nel modello psicoanalitico, che è preziosa e utile alla comprensione delle dinamiche sessuali e relazionali umane, ma che troppo spesso, (per non dire sempre) resta valida solo sul piano mentale (componente molto fragile e labile dell’essere umano) e di conseguenza, passami il termine caro lettore, Incompleto.

Attraverso il modello delle 5 leggi biologiche impariamo e comprendiamo che tutti i più svariati tipi di espressione della sessualità e della vita relazionale sociale, nel momento in cui risultano invalidanti per l’individuo, e quindi non più utili al suo equilibrio adattivo, sono la risultante di una risposta, o meglio di più risposte combinate insieme (costellazioni cerebrali), a seguito, IN GENERALE,  di una “negazione” della funzione naturale che Madre Natura ha progettato e costruito in milioni di anni di Evoluzione.

Per Hamer la componente sessuale è di vitale importanza per l’essere umano come indispensabile qualità legata al Territorio e all’Organizzazione Sociale.

è la funzione che fa nascere i figli (cuccioli), ma nel momento e soprattutto nella quantità giusta per l’equilibrio di Branco (famiglia/società), stabilendo le relazioni tra i componenti del gruppo, e il Ruolo/Posto (rango)  che ognuno DEVE,  in accordo alla sua unicità, occupare, stabilendo la propria identità, necessaria al mantenimento dell’efficacia e miglioramento del gruppo di appartenenza.

Il mezzo, o se vogliamo la “Lente” attraverso il quale Hamer ha osservato e compreso gli aspetti della sessualità e relazionali costituenti il modello delle 5 leggi biologiche, è stata quella dell’Etologia.

Grazie alle sue osservazioni etologiche, Hamer  ha trovato la specie in Natura, che a livello di organizzazione di branco (società) è più simile alla nostra, quella dei Lupi.

Il lupo è il classico animale che vive in branco (è possibile però trovare anche lupi solitari) che è formato da una coppia riproduttiva (chiamata coppia alfa) e da alcuni giovani lupi della figliata precedente. Nel branco possono anche essere presenti uno o due adulti subordinati, in genere fratelli della coppia alfa. Le dimensioni del branco variano da 3-4 lupi fino a 20-30 in funzione della quantità di cibo disponibile nella zona. La media è di 5-9 lupi.

Secondo Hamer il codice biologico dei Lupi, per quanto riguarda il branco, è programmato a mantenere il suo equilibrio quando è composto da 9 a 11 esemplari.

Una caratteristica del branco è che lo status di ciascun individuo è molto chiaro: è certo chi è il capo e chi sono i subordinati e questo viene evidenziato attraverso il linguaggio del corpo, le espressioni del muso, i latrati e i combattimenti.

E’ il lupo più Forte, il Lupo Alfa a guidare il branco.

E’ il lupo che conduce e governa il Branco.e vince ogni sfida con gli altri Lupi, quelli cioè che tentano di soffiargli il ruolo di Capo o che violano le regole.

La cosa interessante è che quando il Lupo Alfa sottomette tutti gli altri, non deve insistere più di tanto in atteggiamenti aggressivi, perchè il lupo, in questo caso Beta, che ha compreso la sua inferiorità (per lo meno momentanea) concede in tempi brevissimi, per non dire “automatici”, la gola al morso del più forte, il quale allenterà la presa appena sentirà la sottomissione dell’altro, non provando quindi alcun bisogno di ucciderlo.

Anzi, in questi momenti il branco ha fra i suoi membri un fedele difensore in più. Se tu caro lettore provi a “traslare” e quindi a rappresentare attraverso una serie di immagini mentali quanto scritto in queste ultime righe, comprenderai come ancora oggi qualsiasi gruppo umano porti in sè questo codice comportamentale, che è dapprima biologico, e che contemporaneamente assumerà tutte le sfumature  psichiche, conscie ed inconscie, individuali e collettive.

Ma attenzione!, il primo Lupo, l’Alfa, non solo è la guida e il governatore del branco, ma si accoppia con tutte le femmine del branco, e attraverso il suo ruolo di unico Capo, impedisce a tutti gli altri lupi, quelli Beta, di farlo.

I lupi Beta, sono sottomessi, e attivano in modo “permanente” un conflitto di territorio che li rende depressi (quelli destrimani).

Ma attenzione di nuovo!, i lupi Beta (quelli destrimani) in quella condizione depressiva  attivano un ulcera delle arterie coronarie e delle vescicole seminali (Focolaio localizzato nella zona perinsulare dell’emisfero destro) e se la loro condizione perdura per più di 9 mesi, un’uscita improvvisa dallo stato conflittuale potrebbe essere letale, perchè intorno alla 3/4 settiamana la crisi epilettoide (Fase successiva alla prima parte della Vagotonia, la fase PCLa) si manifesterebbe come un infarto coronarico molto probabilmente MORTALE!, quindi la maggior parte, se non tutti, i lupi Beta si adattano, accettano la loro posizione (perchè di fatto non hanno la capacità esclusivamente umana di farsi le Seghe Mentali) ed imparano a sfruttare al meglio i vantaggi che offre il loro rango, quello Beta per l’appunto.

Questo stato di sottomissione si manifesta anche attraverso una carica ormonale (Testosterone) abbassata, e questo porta apparentemente  il lupo Beta a non provare nemmeno più interesse per la femmina, ma questo in realtà è l’espressione del fatto che i lupi Beta in prima battuta, non potendo o addirittura non desiderando più di occupare il primo rango, quello del Lupo Alfa, non trovano nemmeno più allettante accoppiarsi con una femmina. (a Napoli questa condizione presente anche nella società umana viene definita così: U CAZZ NON VUOLE PENSIERI…

La psichiatria diagnosticherebbe i lupi beta come disturbati nella sfera sessuale ed affettiva e depressi cronici. Ma per fortuna gli animali non sentono le diagnosi!.

Le dinamiche sono diverse quando le dispute territoriali vengono contese dai maschi mancini.

il mancino infatti sia nei Lupi che nella specie umana, di fronte ai conflitti che chiamano in causa la sfera territoriale in prima battuta non diventano depressi come i lupi destrimani, o uomini destrimani.

il mancino diventa maniacale, iperattivo, carico e questo non è un caso, ma fa sempre parte dell’ingegneria di Madre Natura che ha sempre lo scopo di preservare e mantenere l’equilibrio di Branco al fine della sua conservazione ed evoluzione.

Ma anche per un lupo mancino, che anzichè abbattersi diventa iperattivo e maniacale, se non riesce a conquistare la posizione di Capo e quindi diventare Lupo Alfa

restando in conflitto per più di 9 mesi, la soluzione potrebbe diventare letale, ma diversamente dal destrimane che rischierebbe l’infarto coronarico, il mancino rischierebbe l’embolia polmonare.

Se come accade più frequentemente accetta e si sottomette, diventa un ottimo gregario del Lupo Alfa, in questo caso rispetto al maschio destrimane il mancino mantiene questa condizione di secondo rango perchè è entrato in costellazione post-mortale.

Anche per lui l’appetito sessuale calerà, rendendolo all’apparenza omosessuale.

In realtà tutti i secondi lupi, non trovando più utile tentare di accoppiarsi con una femmina, manifestano comportamenti omossessuali, ma sono comportamenti omossesuali in forma di “gioco” sociale, e per tornare al discorso iniziale, a un comportamento sessuale da cuccioli, quindi non rappresentano più potenziali rivali con i quali il Lupo Alfa deve proteggere la femmina.

Un lupo diventa Alfa quando riesce da cucciolo (Bambino) a diventare adulto e sfidando il Capo in carica (il Padre) vince e ottiene il ruolo di Capo Branco (capo famiglia).

Ora ha pieno diritto a dirigere, governare e riprodursi con la femmina Alfa.

 

In un Branco di Lupi, i lupi Beta, quelli di secondo rango, quelli ancora cuccioli per intenderci, alcuni sono fedeli al padre, altri sottomessi alla madre o EDIPICI.

 

Edipo è il figlio del re di Tebe, Laio e di sua moglie Giocasta. Dopo il suo concepimento un oracolo rivela al sovrano che il nascituro è destinato a uccidere suo padre e giacere con sua madre. Laio ordina quindi a un servo di uccidere il neonato, ma, impietosito, il servo decide di affidare il bambino a un pastore che a sua volta lo cede al re di Corinto, Polibo, e a sua moglie Peribea, che non potevano avere figli. Edipo cresce quindi nella convinzione che i sovrani di Corinto siano i suoi veri genitori e quando un oracolo gli ripete la predizione fatta in precedenza a Laio, Edipo, convinto di rappresentare un pericolo per Polibo e Peribea, parte da Corinto e si dirige a Tebe. Sulla strada incontra un carro, si tratta di Laio, che si sta dirigendo a Delfi per consultare l’oracolo. Nessuno dei due uomini vuole lasciare il passo all’altro così ne nasce una disputa che si trasforma in lite e Laio rimane ucciso. La prima parte della profezia si è avverata. Edipo giunge quindi a Tebe, dove la popolazione è tormentata da una Sfinge, un mostro con la testa di donna e il corpo di leone che ogni anno esige in tributo giovani vite. La Sfinge infatti propone ai giovani tebani degli indovinelli a cui è impossibile rispondere e i malcapitati pagano la loro ignoranza con la vita.
Edipo si offre quindi volontario per sfidare il mostro. La sfinge chiede a Edipo chi sia quell’essere che cammina prima con quattro gambe, poi con due gambe e infine con tre. Edipo risponde correttamente: si tratta dell’uomo. Così la Sfinge, sconfitta, si getta dalla rupe da cui dominava la città e Edipo viene nominato re di Tebe (infatti era già giunta notizia della morte di Laio) e sposa la regina, Giocasta. Anche la seconda parte della profezia si è avverata.

 

Federico Franco