Non è un caso che il Dott. Hamer abbia prese come esempio il comportamento dei Lupi per comprendere le dinamiche comportamentali, relazionali e sessuali dell’Essere Umano.

Non è stato l’unico a rendersene conto.

Prima di Lui, un noto (se pur per pochi) autore, scrittore, e “romanziere” di nome Aldous Huxley, aveva perfettamente compreso come l’Essere Umano, in particolar modo L’Essere Umano Occidentale, conduca la propria esistenza totalmente fuori dalle Leggi Naturali, e per questo causa ed effetto di Vite completamente prive di armonia.

Nel suo romanzo “IL MONDO NUOVO“, scritto nel 1932, Huxley racconta (o meglio profetizza), di uno stato totalitario del futuro, nel quale ogni aspetto della vita viene pianificato in nome del razionalismo produttivistico dove tutto è sacrificabile per un malinteso mito del progresso. I “Cittadini” di questa società non sono oppressi da fame, guerra, malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere materiale. In cambio del benessere fisico, però, devono rinunciare a ogni emozione, a ogni sentimento, a ogni manifestazione della propria individualità.

Bene, esistono due versioni del romanzo di cui sopra: la prima si limita alla stesura del racconto, la seconda contiene una successiva pubblicazione dello stesso autore, scritta 20 dopo, intitolata “RITORNO AL MONDO NUOVO“. Il contenuto di quest’ultima rappresenta sostanzialmente una serie di considerazioni, e acute riflessioni rivelatrici della Natura Umana.

Di seguito un breve passo:

“Biologicamente parlando, l’uomo è un animale di gruppo solo in misura ridotta, e mai completamente è animale sociale; somiglia, diciamo, più al lupo o all’elefante che all’ape o alla formica. Nella loro forma originaria, le società umane non somigliavano affatto all’alveare o al formicaio, erano puri e semplici branchi. Per le civiltà s’intende, fra le altre cose, il processo grazie al quale i branchi primitivi si trasformarono in un equivalente rozzo e meccanico delle comunità organiche degli insetti sociali.

Oggi la pressione del mutamento tecnologico e dell’incremento demografico accelera tale processo. Il termitaio ormai sembra un ideale realizzabnile e, ad alcuni, auspicabile. Inutile dire che l’ideale, in effetti, non verrà mai raggiunto.

C’è un abisso fra l’insetto sociale e il mammifero di cervello grosso, poco disposto ad associarsi; e anche se il mammifero facesse del suo meglio per imitare l’insetto, l’abisso resterebbe. Per quanto si sforzino, gli uomini non possono creare un organismo sociale. Possono creare solamente un’organizzazione. Se tentano di creare un organismo, finiranno per mettere in piedi un dispotismo totalitario e basta.”

Buona Riflessione….

Federico Franco