Comportamenti dei tessuti

e foglietti embrionali

Con la Terza Legge possiamo osservare le correlazioni tra il sistema ontogenetico (la composizione dei vari tessuti) e la Seconda Legge, quella del decorso bifasico dei programmi SBS dei tumori e delle malattie oncoequivalenti

Nello schema sono illustrati due gruppi cerebrali differenti

– il gruppo giallo del cervello antico o paleoencefalo (tronco cerebrale e cervelletto)
– il gruppo rosso del cervello recente o neoencefalo (corteccia e midollo cerebrale).
Questa suddivisione del cervello è determinata dalle leggi dell’embriologia.

Nella fase del conflitto attivo, (fase attiva, simpaticotonica):
– Il gruppo giallo produce tumori adenoidei compatti con proliferazioni cellulari.
– Il gruppo rosso produce, nella stessa fase, necrosi e ulcere dei tessuti.

Nella fase di soluzione del conflitto, fase di riparazione, vagotonica, postconflittolisi (pcl) succede esattamente il contrario:
– il gruppo giallo del paleoencefalo (antico) riduce i tumori per necrosi caseosa tramite
funghi e micobatteri, mentre
– il gruppo rosso del neoencefalo (recente) colma le necrosi e le ulcere con l’aiuto di virus, batteri, relativi gonfiori e produzioni di cisti.

Possiamo riassumere la III LEGGE BIOLOGICA con la seguente frase: “c’è crescita e crescita”.

ATTENZIONE: questa terza legge è di fondamentale importanza: proprio questa chiara distinzione, che risulta essenziale per una diagnostica precisa che permetta effettivamente di sapere cosa sia sensato fare, non viene attualmente considerata in medicina! In effetti, nell’ignoranza di questa terza legge, essa considera tutto quello che cresce in eccedenza come “maligno”.

Grazie alle scoperte del dr. Hamer abbiamo invece la possibilità di comprendere che ci sono due momenti diversi in cui cresce qualcosa (proliferazione cellulare) nel nostro organismo. Questo comporta un completo capovolgimento della comprensione diagnostica attuale.

1) La crescita dei tessuti diretti dal vecchio cervello, il paleoencefalo: endoderma (diretto dal tronco cerebrale) e mesoderma (diretto dal cervelletto). Entrambi hanno lo stesso comportamento: nella fase di conflitto attivo abbiamo un aumento di funzione istantaneo e se il conflitto perdura per qualche tempo noteremo anche una proliferazione cellulare, con tumori adenoidei compatti. Nei tessuti diretti dal vecchio cervello quindi la crescita cellulare avviene in fase di conflitto attivo.

Esempio: se immaginate di mordere un limone succoso e aspro sentirete un aumento della salivazione, avrete subito l’acquolina in bocca. Immediatamente le nostre ghiandole salivari (dirette dal tronco cerebrale) hanno prodotto più saliva (conflitto attivo) per ingoiare o sputare questo boccone. E’ il modo con cui automaticamente il nostro organismo tenta di sistemare la situazione, con un aumento di funzione istantaneo. Appena ho sputato o ingoiato questo boccone aspro, la salivazione si normalizza.

Nello stesso modo se invece del limone a “invadere” la mia bocca sono i ferri del dentista, anche qui avrò aumento di funzione e il dentista, per poter lavorare, dovrà aspirare durante tutto l’intervento questa produzione eccessiva. Se adesso però devo sottopormi inaspettatamente a delle cure dentistiche più lunghe o dolorose, posso continuare a mantenere il conflitto attivo più a lungo ed ingrosserò anche le ghiandole salivari, per produrre ancora più saliva e sputare meglio quel “boccone” indesiderato. Questo nodulo che il mio organismo avrà prodotto, verrà poi diagnosticato come adenocarcinoma della ghiandola salivare, ma questo aumento cellulare non è affatto sbagliato o addirittura “maligno”, perché è cresciuto in un momento assolutamente sensato per me quando ero in conflitto attivo ed avevo bisogno di sputare questa intrusione dei ferri del dentista. Appena finito il trattamento avrò la fase di soluzione con caseificazione ed espulsione delle cellule cresciute in più.

Riepiloghiamo quindi cosa succede nei tessuti diretti dal paleoencefalo (tronco cerebrale e cervelletto):

–      in fase attiva: aumento della funzione e crescita (adenocarcinoma) sensatissimi!

–      dopo la soluzione del conflitto: normalizzazione della funzione e riduzione per necrosi caseosa del tessuto cresciuto in più e non più necessario (avremo quindi adenocarcinoma con parti necrotiche e pus) oppure, se mancano i nostri simbionti microbi, incistamento del tumore con tessuto connettivale che resterà nel corpo, asintomatico, come una vecchiacicatrice (cosiddetto fibroadenoma).

 

2) La crescita dei tessuti del nuovo cervello o neoencefalo: mesoderma diretto dal midollo cerebrale e ectoderma diretto dalla corteccia cerebrale. In questi due tessuti abbiamo invece un comportamento diametralmente opposto a quelli visti prima del paleoencefalo.

In conflitto attivo abbiamo una riduzione di funzione e quando il conflitto perdura nel tempo, abbiamo anche una riduzione cellulare: ad es. per un conflitto biologico di svalutazione di sé, di non essere adeguato alla sopravvivenza, posso fare un’osteolisi, un’osteoporosi, una riduzione di produzione di globuli bianchi o rossi, ecc.

Dopo la soluzione del conflitto entriamo nella fase di riparazione, il corpo ripara i deficit funzionali e le ulcere e necrosi prodotte antecedentemente in conflitto attivo, con la concomitanza di virus (se esistono), batteri, gonfiori e produzioni di cisti.
Subito dopo la conflittolisi abbiamo in un primo tempo una momentanea drastica riduzione della funzione che poi lentamente si ripristina quasi completamente. Per quanto riguarda invece la riparazione dei tessuti, vedremo una rapida crescita cellulare allo scopo di cicatrizzare al più presto quelle aree antecedentemente ulcerate. Questo processo riparativo è spesso molto doloroso e sintomatico: gonfiori, arrossamenti, pruriti, febbri, nausee, vomiti. Questo tipo di crescita è molto esuberante e rapido, con una mitosi (divisione cellulare) molto accelerata. E sarà proprio quando avremo i dolori più forti e i sintomi più importanti che andremo dal dottore e se ci lasceremo fare una biopsia o un ago aspirato la diagnosi sarà, con tutta probabilità: carcinoma a crescita rapida, infiltrante e presumibilmente “maligno”!

Ma questa modalità di crescita è assolutamente sensata: il corpo richiede assolutamente di riparare, e di farlo in fretta, è una questione di sopravvivenza! Se la gazzella si è rotta una zampa, per sopravvivere ha bisogno che quella parte sia riparata al più presto e se riesce a non essere mangiata mentre zoppica ancora, avrà la necessità che in seguito quell’osso sia più robusto di prima, in modo da non rischiare che si rompa di nuovo. In tutti questi tessuti diretti dal neoencefalo (corteccia e midollo cerebrale) la crescita quindi avviene nella fase di soluzione.

 

Riepiloghiamo quindi cosa succede nei tessuti diretti dal neoencefalo (corteccia e midollo cerebrale):

–     in fase attiva: riduzione progressiva della funzione e riduzione cellulare (ulcere e necrosi)

–     dopo la soluzione del conflitto: momentanea drastica riduzione della funzione che poi lentamente ripristina e una rapida crescita cellulare (mitosi accelerata: erroneamente definita maligna) allo scopo di colmare e cicatrizzare solidamente (infiltrando bene il tessuto) le aree antecedentemente ulcerate, perché quell’area sia più forte per la prossima volta.

 

 

Riassumendo: abbiamo quindi due tipi distinti di crescita, una in fase di conflitto attivo (paleoencefalo: tronco e cervelletto) e una in fase di soluzione (neoencefalo: corteccia e midollo cerebrale). Inoltre queste due diverse crescite sono assolutamente sensate: abbiamo una crescita in fase attiva che è funzionale alla sopravvivenza per gli organi diretti dal paleoencefalo e abbiamo una crescita in fase di soluzione che è funzionale alla riparazione per gli organi diretti dal neoencefalo.