Per la Medicina Ufficiale, ma anche per una buona parte della Psicologia Clinica, gli Attacchi di Panico vengono comunemente intesi come episodi ricorrenti di “stress acuto”, e che si manifestano all’improvviso, inspiegabilmente.

Secondo le 5LB hanno un senso, e soprattutto un’eziologia ben precisa.

L’Attacco di panico, quella sensazione di soffocamento, cuore palpitante, vertigini alle volte e una profonda Angoscia, è la manifestazione acuta, quindi la fase epilettoide (CE) della Costellazione Frontale, ovvero, quando attiviamo a seguito di 2 conflitti, concomitanti o in successione prima che si risolva il primo dei due, i due relè siti nella Corteccia Frontale, a sinistra il relè dei dotti tiroidei, che si ulcerano in fase attiva (CA)  per un conflitto di impotenza “ho le mani legate qualcuno deve fare qualcosa”, e a destra il relè che attiva gli archi branchiali ulcerandosi per un conflitto di “paura frontale, mi sta arrivando in faccia un tram”.

L’Attacco di panico essendo la CE dei programmi biologici descritti sopra, si manifesta all’improvviso proprio perchè la crisi epilettoide si verifica sempre e solo dopo la chiusura della prima parte della fase di soluzione (PCLa), in momenti in cui effettivamente per quanto riguarda questa specifica dinamica siamo tranquilli.

L’Attacco di panico purtroppo se non compreso, può fungere da recidiva conflittuale, nel senso che può nascere la paura della paura dell’arrivo dell’attacco di panico, e fare la fine del criceto sulla ruota…

L’Ansia è la sensazione che fa da sottofondo esistenziale nelle persone che soffrono di Attacchi di Panico, in certi casi si intensificano comportamenti fobici.