LA GRAVIDANZA SECONDO IL MODELLO DELLE 5 LEGGI BIOLOGICHE

Uno degli aspetti biologici fondanti il modello delle 5 leggi biologiche, è rappresentato dai risultati scientifici che offre lo studio dell’Embriologia.
La Nuova Medicina infatti si basa in gran parte sui fatti legati allo sviluppo evolutivo, sia della filogenesi (sviluppo della specie) sia dell’ontogenesi (sviluppo embrionale).
Per affrontare l’argomento Gravidanza, o meglio per comprenderne la De-codifica Bio-logica, è necessario riprendere in mano il contenuto della 3° legge Biologica.
Con la 3° Legge possiamo osservare le correlazioni tra il sistema ontogenetico (la composizione dei vari tessuti) e la 2° Legge, quella del decorso bifasico dei programmi SBS dei tumori e delle malattie oncoequivalenti.

Nello schema sono illustrati due gruppi cerebrali differenti:

– il gruppo giallo del cervello antico o paleoencefalo (tronco cerebrale e cervelletto)
– il gruppo rosso del cervello recente o neoencefalo (corteccia e midollo cerebrale).

Questa suddivisione del cervello è determinata dalle leggi dell’embriologia.
Nella fase del conflitto attivo, (fase attiva, simpaticotonica):
– Il gruppo giallo produce tumori adenoidei compatti con proliferazioni cellulari.
– Il gruppo rosso produce, nella stessa fase, necrosi e ulcere dei tessuti.
Nella fase di soluzione del conflitto, fase di riparazione, vagotonica, postconflittolisi (pcl) succede esattamente il contrario:
– il gruppo giallo del paleoencefalo (antico) riduce i tumori per necrosi caseosa tramite funghi e micobatteri, mentre
– il gruppo rosso del neoencefalo (recente) colma le necrosi e le ulcere con l’aiuto di virus, batteri, relativi gonfiori e produzioni di cisti.

ATTENZIONE: questa terza legge è di fondamentale importanza: proprio questa chiara distinzione, che risulta essenziale per una diagnostica precisa che permetta effettivamente di sapere cosa sia sensato fare, non viene attualmente considerata in medicina! In effetti, nell’ignoranza di questa terza legge, essa
considera tutto quello che cresce in eccedenza come “maligno”.

Grazie alle scoperte del dr. Hamer abbiamo invece la possibilità di comprendere che ci sono due momenti diversi in cui cresce qualcosa (proliferazione cellulare) nel nostro organismo. Questo comporta un completo capovolgimento della comprensione diagnostica attuale.

1) La crescita dei tessuti diretti dal vecchio cervello, il paleoencefalo: endoderma (diretto dal tronco cerebrale) e mesoderma (diretto dal cervelletto). Entrambi hanno lo stesso comportamento: nella fase di conflitto attivo abbiamo un aumento di funzione istantaneo e se il conflitto perdura per qualche tempo noteremo anche una proliferazione cellulare, con tumori adenoidei compatti. Nei tessuti diretti dal vecchio cervello quindi la crescita cellulare avviene in fase di conflitto attivo.
Esempio: se immaginate di mordere un limone succoso e aspro sentirete un aumento della salivazione, avrete subito l’acquolina in bocca. Immediatamente le nostre ghiandole salivari (dirette dal tronco cerebrale) hanno prodotto più saliva (conflitto attivo) per ingoiare o sputare questo boccone. E’ il modo con cui automaticamente il nostro organismo tenta di sistemare la situazione, con un aumento di funzione istantaneo. Appena ho sputato o ingoiato questo boccone aspro, la salivazione si normalizza.

Nello stesso modo se invece del limone a “invadere” la mia bocca sono i ferri del dentista, anche qui avrò aumento di funzione e il dentista, per poter lavorare, dovrà aspirare durante tutto l’intervento questa produzione eccessiva. Se adesso però devo sottopormi inaspettatamente a delle cure dentistiche più lunghe o dolorose, posso continuare a mantenere il conflitto attivo più a lungo ed ingrosserò anche le ghiandole salivari, per produrre ancora più saliva e sputare meglio quel “boccone” indesiderato. Questo nodulo che il mio organismo avrà prodotto, verrà poi diagnosticato come adenocarcinoma della ghiandola, ma questo aumento cellulare non è affatto sbagliato o addirittura “maligno”, perché è cresciuto in un momento assolutamente sensato per me quando ero in conflitto attivo ed avevo bisogno di sputare
questa intrusione dei ferri del dentista. Appena finito il trattamento avrò la fase di soluzione con caseificazione ed espulsione delle cellule cresciute in più.

Riepiloghiamo quindi cosa succede nei tessuti diretti dal paleoencefalo (tronco cerebrale e cervelletto):
– in fase attiva: aumento della funzione e crescita (adenocarcinoma) sensatissimi!
– dopo la soluzione del conflitto: normalizzazione della funzione e riduzione per necrosi caseosa del tessuto cresciuto in più e non più necessario (avremo quindi adenocarcinoma con parti necrotiche e pus) oppure, se mancano i nostri simbionti microbi, incistamento del tumore con tessuto connettivale che resterà nel corpo,
asintomatico, come una vecchiacicatrice (cosiddetto fibroadenoma).

2) La crescita dei tessuti del nuovo cervello o neoencefalo: mesoderma diretto dal midollo cerebrale e ectoderma diretto dalla corteccia cerebrale. In questi due tessuti abbiamo invece un comportamento diametralmente opposto a quelli visti prima del paleoencefalo.
In conflitto attivo abbiamo una riduzione di funzione e quando il conflitto perdura nel tempo, abbiamo anche una riduzione cellulare: ad es. per un conflitto biologico di svalutazione di sé, di non essere adeguato alla sopravvivenza, posso fare un’osteolisi, un’osteoporosi, una riduzione di produzione di
globuli bianchi o rossi, ecc.
Dopo la soluzione del conflitto entriamo nella fase di riparazione, il corpo ripara i deficit funzionali e le ulcere e necrosi prodotte antecedentemente in conflitto attivo, con la concomitanza di virus (se esistono), batteri, gonfiori e produzioni di cisti.
Subito dopo la conflittolisi abbiamo in un primo tempo una momentanea drastica riduzione della funzione che poi lentamente si ripristina quasi completamente. Per quanto riguarda invece la riparazione dei tessuti, vedremo una rapida crescita cellulare allo scopo di cicatrizzare al più presto quelle aree antecedentemente ulcerate. Questo processo riparativo è spesso molto doloroso e sintomatico: gonfiori, arrossamenti, pruriti, febbri, nausee, vomiti. Questo tipo di crescita è molto esuberante e rapido, con una mitosi (divisione cellulare) molto accelerata. E sarà proprio quando avremo i dolori più forti e i sintomi più importanti che andremo dal dottore e se ci lasceremo fare una biopsia o un ago aspirato la diagnosi sarà, con tutta probabilità: carcinoma a crescita rapida, infiltrante e presumibilmente “maligno”!
Ma questa modalità di crescita è assolutamente sensata: il corpo richiede assolutamente di riparare, e di farlo in fretta, è una questione di sopravvivenza! Se la gazzella si è rotta una zampa, per sopravvivere ha bisogno che quella parte sia riparata al più presto e se riesce a non essere mangiata mentre zoppica
ancora, avrà la necessità che in seguito quell’osso sia più robusto di prima, in modo da non rischiare che si rompa di nuovo. In tutti questi tessuti diretti dal neoencefalo (corteccia e midollo cerebrale) la crescita quindi avviene nella fase di soluzione.

Riepiloghiamo quindi cosa succede nei tessuti diretti dal neoencefalo (corteccia e midollo cerebrale):
– in fase attiva: riduzione progressiva della funzione e riduzione cellulare (ulcere e necrosi)
– dopo la soluzione del conflitto: momentanea drastica riduzione della funzione che poi lentamente ripristina e una rapida crescita cellulare (mitosi accelerata: erroneamente definita maligna) allo scopo di colmare e cicatrizzare solidamente (infiltrando bene il tessuto) le aree antecedentemente ulcerate, perché quell’area sia più forte per la prossima volta. Riassumendo: abbiamo quindi due tipi distinti di crescita, una in fase di conflitto attivo (paleoencefalo: tronco e cervelletto) e una in fase di soluzione (neoencefalo: corteccia e midollo cerebrale). Inoltre queste due diverse crescite sono assolutamente sensate: abbiamo una crescita in fase attiva che è funzionale alla sopravvivenza per gli organi diretti dal paleoencefalo e abbiamo una crescita in fase di soluzione che è funzionale alla riparazione per gli organi diretti dal neoencefalo.

Tornando al tema centrale di questo scritto, la Gravidanza, occorre inserire un’ulteriore specifica di ordine storico:

E’ grazie agli studi e ricerche scientifiche condotte da Ernst Heinrich Haeckel (biologo, zoologo, filosofo e artista tedesco), il quale ha riassunto in modo preciso e succinto nella cosiddetta “regola biogenetica fondamentale” tutte le conoscenze embriologico-onto-genetiche e filogenetiche.

La “regola biogenetica fondamentale” la possiamo riassumere così:

L’ONTOGENESI RICAPITOLA LA FILOGENESI”, ovvero il periodo della gravidanza umana, della durata media di 9 mesi, altro non è che la rappresentazione in scala di tutta la storia evolutiva della nostra specie.

15 Miliardi di anni ricapitolati in 9 Mesi.

Come Hamer, anche Haechel ha passato qualche problemuccio all’epoca delle sue scoperte, ma oggi la “regola biogenetica fondamentale” è quasi unanimemente riconosciuta, sebbene come scrive Hamer nel “Testamento per una Nuova Medicina Germanica”, “sia valida solo a partire dalla prima cellula
diploide”.

Hamer attraverso le sue scoperte, o meglio attraverso le scoperte della 1°, 2°, e 3° Legge Biologica, non solo ha avallato il lavoro di Haechel, ma ne ha sviluppato e precisato alcuni punti che scientificamente effettivamente avevano alcune lacune di senso.
Per comprendere sin dal principio il modello delle 5 leggi biologiche, è necessario partire dalla Nascita della vita su questo pianeta, Vita intesa in senso lato, per cui è necessario fare un balzo indietro nel tempo di circa 15 miliardi di anni, e visto che le ricerche e scoperte di Hamer portano alla luce il senso biologico delle manifestazioni di ogni specie vivente (animali-piante-uomini), lui stesso non ha potuto fare a meno che focalizzare la sua attenzione ai primordi dell’esistenza, alla manifestazione di quelle prime forme di vita che altro non erano le cellule primigenie, ma non cellule dipolidi come erroneamente Haeckel aveva ipotizzato, bensì cellule aploidi.
Lo stesso Hamer afferma nel Testamento:

“quanto affermato fino adesso, lo si riconosce dal fatto che
nell’uomo invece di due cromosomi X appaiati, ci sono un cromosoma Y e un cromosoma X, per contro
nella donna due cromosomi X ovvero nell’ovulo femminile solo un 23mo cromosoma X e nello
spermatozzo maschile solo un 23mo cromosoma Y.
E’ da escludere però, che la cellula originaria fosse composta da due serie di cromosomi diversi.”

Hamer continua affermando che:

“e’ da escludere però che la cellula originaria fosse composta da due serie di cromosomi diversi. Il 98%
della durata complessiva della storia evolutiva dell’uomo deve esser stato impiegato per costruire una
simile cellula primigenia aploide con corredo cromosomico aploide. Il restante 2% comprende
probabilmente centinaia di milioni di anni; perciò la “prima legge biogenetica fondamentale” di E.
Haeckel è errata per il 98% o 99%. È valida solo a partire dalla prima cellula diploide ovvero dalla prima
divisione in due cellule diploidi.”

E in ultimo ma non meno importante a chiusura di un cerchio il Dott. Hamer sostiene che:

“se consideriamo la simpaticotonia (generata dal cosiddetto tronco del simpatico) non solo come fase di stress ergotropica (cioè finalizzata al lavoro) bensì in generale anche come innervazione delle successive fasi di sviluppo, troviamo che la prima simpaticotonia è già presente anche nella primissima cellula aploide: ad un certo punto deve aver “imparato” a raddoppiare il suo corredo cromosomico e a dividersi
in due cellule gemelle identiche, entrambe aploidi. In retrospettiva potremmo considerare questo processo come la prima fase simpaticotonica secondo il modello del paleo encefalo.
La seconda fase, cioè quella vagotonica secondo il modello del paleoncefalo, sarebbe l’innervazione trofotropica che avrebbe avuto lo scopo di nutrire di nuovo con l’assunzione degli alimenti le cellule identiche derivate dalla divisione (“mezze porzioni”).
Il secondo enorme passaggio biologico, che a sua volta potrebbe essere durato molti milioni di anni, deve essere stato quello per cui la cellula già con cromosomi doppi, subito prima della divisione per diventare aploide abbia “dimenticato” di dividersi e sia rimasta con un corredo cromosomico doppio.
Queste “cellule doppie “ devono certo essere state più funzionali delle cellule aploidi da cui derivano. In questo modo si è formata la prima cellula diploide fondamentale.”

Ora, e in tutto questo la Gravidanza?

In tutto questo si evince come la Gravidanza, ovvero il momento in cui l’ontogenesi ricapitola la filogenesi, sia di fatto un programma biologico sensato al pari di tutti gli altri, ma semplicemente è il primo della Vita di ognuno di Noi.
Inoltre si comprende come il feto si sviluppi seguendo regole specifiche e ferree, che Hamer traduce in questo modo:

“Dalla prima divisione cellulare della prima cellula diploide: la porzione cerebrale più antica è il tronco cerebrale. Ma le nostre porzioni cerebrali (tronco cerebrale, cervelletto e neon cefalo) non si sono formate una dopo l’altra, bensì in parte contemporaneamente. Così sotto l’aspetto evolutivo a partire da un certo stadio la trasformazione del tronco cerebrale nel cosiddetto “paleo encefalo” è avvenuta con il coinvolgimento del cervelletto.”

Questo è un punto molto importante, un punto chiave del modello delle 5 leggi, infatti è il momento in cui si determina la lateralità.

“l’uso prevalente di una mano o dell’altra dipendente dal cervelletto, ha un ruolo importante e l’innervazione risulta incrociata dal cervelletto all’organo. È quanto accade anche per tutto il neoencefalo.”

Come possiamo dimostrare con l’esempio dei gemelli monozigotici, lo sviluppo del cervelletto deve però essere già stato in corso alla prima divisione cellulare della prima cellula diploide (cellula con corredo cromosomico diploide), infatti dei gemelli monozigotici uno è sempre destrimane e l’altro mancino, salvo che non si trattasse per caso di una formazione gemellare omozigotica doppia con morte di due gemelli entrambi destrimani o mancini, un caso estremamente raro!
L’embrione, come viene chiamato fino alla fine della nona settimana di gravidanza (calcolando dal giorno della fecondazione) compie con grande preponderanza una divisione cellulare di “tipo del paleo encefalo” o secondo il “modello del paleo encefalo” , cioè con simpaticotonia e proliferazione prevalentemente “teratomoide”.
le fasi dunque di una Gravidanza possono essere così concepite e suddivise:

1. Fino alla fine del terzo mese di gravidanza (a metà della tredicesima settimana calcolando dall’ultima mestruazione) il tipo di divisione cellulare di questa fase è prevalentemente simpaticotonica.

2. Dalla fine del terzo mese di gravidanza il tipo di divisone cellulare è vagotonico, quindi di tipo del neoencefalo, o detto più precisamente del tipo della sostanza bianca e precisamente dal quarto fino al settimo mese di gravidanza.

3. Dall’ottavo al decimo mese di gravidanza sussiste il tipo di divisione cellulare vagotonica del neoencefalo, ma ora prevale il tipo della corteccia cerebrale.

4. La crisi epilettoide nel tipo di fase PCL del neon cefalo è la NASCITA!!! Vi è correlata la cosiddetta “fase diuretica” cioè l’eliminazione di alcuni litri di liquido da tutto il corpo della madre.

5. Dopo la nascita nell’organismo materno si compie la prima metà della fase PCL di tipo del paleoncefalo, la cosiddetta fase essudativa: durante i primi tre mesi di gravidanza il seno “cresce” cioè ha luogo la proliferazione cellulare delle ghiandole mammarie (mitosi!). e si verificano: la produzione di latte (essudazione!) e i processi di riparazione con TBC.

In sintesi possiamo affermare che ciascuna donna alla fine del terzo mese di gravidanza avverte una svolta chiara quando alla “fase di gravidanza simpaticotonica” subentra la “fase vagotonica”.
Una cesura biologicamente ben nota alla cui causa o innervazione stranamente nessuno aveva mai pensato!

TABELLA DEL PROGRAMMA BIOLOGICO SENSATO DELLA GRAVIDANZA: LA NASCITA!!!

immagine tratta dal libro “LE MALATTIE CHE FANNO GUARIRE” di Katia Bianchi e Sandra Pellegrino

Federico Franco